giovedì 5 aprile 2012

La storia di Samurai (8)

Sopra, il mausoleo di Sutoku
Sotto, la statua di Jizo desicata a Sutoku per calmare la sua anima


Sopra, il ritratto di Sutoku che è diventato grande demonio

Sembra che la maledizione di Sutoku è realizzata. Dopo la guerra di Hogen, quel capo chiamato Shinzei ha avuto il potere. Perché lui era marito della nutrice di Goshirakawa e poi era l’uomo molto intelligente. Quindì, come la persona vicina a Goshirakawa ha potuto esercitare il suo potere nel mondo politico. Shinzei, dopo aver sistemato lo Shoen (il territorio privato dei nobili e dei templi) che fu troppo aumentato, l’ha messo sotto il controllo dell’imperatore. E poi lui ha assicurato la base economica per se stesso diventandone l’amministratore delegato.
Inoltre, lui ha eseguito diverse riforme della politica, come la sistemazione dell’avvenimento ufficiale e il ristabilimento della disciplina dei burocrati ecc. Per controllare lo Shoen sistemato e per realizzare le riforme summenzionate, Shinzei aveva bisogno le armi dei Taira. Kiyomori (che era già il capo della famiglia) ha adempito questo ruolo alla maniera flessibile, cioè una volta utilizzando la forza, l’altra riconoscendo una certa percentuale del privilegio dei templi.
Poi lui, essendo il vice governatore di Dazaifu, ha fatto commercio con Cina positivamente e ha servato le finanze. Questo Dazaifu, situato nel paese Chikuzen (vecchio nome della provincia Fukuoka presente), era incaricato della difesa della parte Sud-Ovest nel Giappone dal tempo antico, e nello stesso tempo, era anche lo sportello del commercio con Cina e Corea. E a quest’època, il capo governatore di Dazaifu è stato solitamente a Kyoto, quindì il vice capo aveva il potere effettivo.
Così, si vedeva che Shinzei e Kiyomori andavano bene.

Ma qui, c’era un altro gruppo politico allora. Era un gruppo della vedova di Toba (non era la madre di Sutoku, lei era già morta) e i suoi seguiti. Questa vedova è stata ceduta un ampio territorio da Toba e aveva un certo potere nella corte imperiale. Lei ha chiesto di cedere il trono a suo figlio adottivo a Goshirakawa. Cosi, Goshirakawa è diventato l’ex-imperatore, però naturalmente lui non ha rinunciato di essere regnatore. Lui ha sempre contato su Sinzei finora, ma siccome Shinzei era anche legato parzialmente al gruppo della vedova, Goshiraka aveva veramente bisogno di mettere un altro seguito vicino a lui. E un uomo chiamato Fujiwara no Nobuyori è stato selezionato.
Questo Nobuyori e il gruppo di vedova erano d’accordo in un solo punto di contro Shinzei. Invece Kiyomori, dato che si era imparentato con qualcuno di tutti i gruppi, è stato neutrale. Comunque sembra che lui aveva il buon senso di bilancia.
L’altra parte, Minamoto no Yoshitomo, il rivale di Kiyomori, era in stretta relazione con Nobuyori da quando lui era stato a Kanto (la parte orientale nel Giappone). Perciò lui ovviamente parteggiava per Nobuyori.
Una notte, gli uomini di due gruppi contro Shinzei hanno attaccato il palazzo di Goshirakawa e dopo averlo custodito sotto la loro responsabilità, hanno appiccato fuoco al palazzo ammazzando tutti quelli che scappavano via (anche le donne).  A questo momento, Kiyomori era andato in pellegrinaggio a Kumano (il posto sacro dal tempo antico, che si trova nella provincia Wakayama presente) e gli uomini contro Shinzei hanno approfittato della sua assenza.
Invece Shinzei e i suoi seguiti sono già fuggiti, però sapendo che era difficile di sfuggire agli inseguitori, Shinzei si è suicidato fra poco.
Dopo di che, la sua testa era portata a Kyoto. Così, la potenza occulta che manovrava la guerra di Hogen era morta nella situazione insoddisfacente.