lunedì 12 marzo 2012

Il fàscino delle città antiche (2) Todaiji~1~

Sopra, l'ingresso di Todaiji
e
Sotto, la riproduzione del palazzo imperiale dell'època di Nara

Todaiji è un tempio buddista che si trova nella città di Nara ed è molto conosciuto per la grande statua di Budda Vairocana (in Sanscrito) che significa “Un essere risplendente”.
Questo tempio era costruito dall’ordine dell’Imperatore Shomu in 745~ 752. Questo periodo è chiamato “L’època di Tempyo”, in cui è fiorita per primo la nostra cultura sotto la influenza della Cina. Tempyo è un “Gengo”, che rappresenta un certo periodo. Questo Gengo è adoperato dal tempo antico a somiglianza della Cina e si usa ancora adesso in Giappone. Cioè, ogni volta che cambia l’imperatore anche Gengo si mette nuovamente. Adesso è passato 24 anni da quando è salito al trono il presente imperatore, quindì questo anno si dice Heisei (il nome di Gengo attuale) 24° anno. Ma nel vecchio tempo non fu sempre così. Quando è successo qualche problema grave o calamità Gengo si cambiava spesso.

Sulla nostra storia delle belle arti, Tempyo ha un significato speciale. Cioè, era proprio il periodo che ha fatto època soprattutto per la scultura della statua di Budda perfino a essere chiamato lo stile di Tempyo.
Oltre a questo, il Giappone, inviando ogni tanto la delegazione alla Cina, ha introdotto tante culture da loro come la legge, la costruzione della città, le varie arti e anche i divertimenti. E poi dalla Cina, Corea, Persia e India venivano tante genti, quindì Nara era veramente una città internazionale a questa època.
Ma, dove c’è la luce c’è anche l’ombra, una medaglia ha certamente il diritto e rovescio. Per esempio, nella città di Nara si trovavano spesso le persone colpite da malore. La maggior parte di loro era la gente che ha portato il prodotto locale di loro paese come la tassa all’ufficio centrale della corte imperiale. In questo caso, loro stessi dovevano preparare il mezzo di trasporto, cibo e anche alloggio. Perciò qualche volta, alcuni di loro, non avendo più l’approvvigionamento di viveri per ritorno, morivano di fame o di qualche malattia.
E poi, succedeva di tanto in tanto una rivolta, perché non era molto stabile la situazione politica. Inoltre, l’ha assalita un’epidemia. Il vaiolo portato dalla delegazione che ha tornato da Corea, ha imperversato tutto nel Giappone. Di conseguenza, quasi metà degli impiegati statali (includendo i nobili) è morta. L’Imperatore Shomu, essendo colpito da queste disgrazie, ha abbandonato la città di Nara (chiamato Heijo) e si è trasferito alla città di Kuni (si trova in presente provincia di Kyoto) prima, e a Shigaraki (si trova in presente provincia Shiga) e poi a Naniwa (presente Osaka) in successione da 740 a 745. Dopo, la capitale è tornata di nuovo a Nara. Alcuni studiosi chiamano questo fenomeno “5 anni del vagabondo fatto dall’Imperatore Shomu”.
Comunque, durante questi spostamenti, Shomu è diventato devoto buddista. Forse, lui non avrà avuto l’altra maniera che contare su Budda, per scappare via da questa situazione. I posteri dicono di lui come se fosse un’incarnazione della misericordia, ma naturalmente non ci sarà nessun regnatore nel mondo vissuto solo per avere pietà di popolo. O anzi, lui anche era una persona che teneva la parte di ombra.