venerdì 17 febbraio 2012

La storia di Samurai (2)

Sopra, un quartière della città di Tagajo, situata nel nord-est del Giappone.
Qui, una volta ci fu una fortezza delle truppe antisommossa.

Sopra, la riproduzióne della fortezza
Sotto, il monuménto di pietra


~Prima dell'alba del perìodo di Samurai ~ 1

Dal 7º al 9º sècolo per duecento anni, Giappone ha mandato spesso l'ambasciatóre in Cina per introdurre varie cose, cioè la cultura, il sistema legale e l'architettura ecc. Il sistema legale introdotto da Cina è stato chiamato Ritsu-Ryou ed è diventato il còdice basale del Giappone. (Ritsu significa il diritto penale e Ryou significa il diritto amministrativo e giudiziàrio.) Seguendo questa legge, era deciso che la terra e il pòpolo ambedue, appartenevano allo Stato e al pòpolo è stata data la terra e anche era imposta la tassa. Questo sistema è durato fino al 10º sècolo in cui i nòbili potenti cominciavano a appropriarsi della terra.
Comunque, per grazia di questo sistema Giappone sviluppava, però questo fenòmeno era limitato nella zona metà-ovest del Giappone centrando la corte imperiale di Kyoto.
In questa època, Giappone consisteva di circa 60 provìncie. E in ogni provìncia il governo di Kyoto ha mandato il governatóre cambiandolo ogni 4 anni. Facendo così, la corte imperiale ha voluto far penetrare il senso di dovere del pagaménto della tassa a tutto il pòpolo. Ma la parte dell'nord-est del Giappone (includendo presente megalòpoli Tokyo) era ancora la terra talménte incivile che la gente di Kyoto l'ha considerata come il posto dove abitavano i bàrbari. Quindì, il governo (la corte imperiale) spesso ha dovuto mandarci le truppe antisommossa.
Ma quando entra una nuova civiltà nella zona isolata, di sòlito non può essere accettata facilménte. Questo è ben chiaro guardando tutto il mondo.
Perciò alcuni di cosiddétti bàrbari obbedivano, invece alcuni sceglievano a combattere contro la corte imperiale. Comunque sia, la mezza parte orientale del Giappone ancora era in questa situazióne caòtica.
Allora, in metà del 10º sècolo, un'uomo chiamato Taira no Masakado si sollevò contro la corte imperiale del centro. Però questo Masakado non era l'uomo vile, anzi il suo nonno era il nipote dell'imperatóre Kanmu. E suo padre era il generale che è stato mandato a nord-est per conquistare i bàrbari. Anche i suoi parenti erano i governatóri di questa zona in maggioranza. Loro, essendo caricati di governanti, hanno portato già l'esèrcito e inóltre hanno ottenuto man mano anche il potere indìgeno. Però, via via che ingrandiva loro potere, aumentavano anche le lotte interne. Così, Masakado combatteva con suoi parenti prima, e poi dopo di aver acquisito 8 provìncie dell'est, lui ha dichiarato al governo di Kyoto di diventare l'imperatóre in queste provincie facendole indipendenti.
Nello stesso tempo, nella parte occidentale del Giappone è anche scoppiata un'altra rivolta. Queste due rivolte provocavano un gran vespàio nella corte imperiale. Ma alla fine, queste rivolte erano calmate tutte le due. Masakado fu ucciso un po' più di 2 mesi dopo di aver fatto la dichiarazione summenzionata, e anche il capo della rivolta dell'ovest fu ucciso sùbito dopo.
Cosi, la corte imperiale ha ripreso finalménte un po' di pace e i nòbili spendevano tutto il loro tempo nella lotta per il potere come al sòlito...
A propòsito, vorrei spiegare intorno al modo di chiamare il nome del giapponese di questa època facendo un esèmpio di Masakado.
Nel suo caso, Taira è il cognome e Masakado è il nome. Invece il "no" che si trova in mezzo equivale al Vostro "di", ma non ha molto senso. Quindì quando si scriveva il nome e cognome in ideogramma non si metteva questa lettera "no", però quando si leggeva, era usanza di pronunciarla fra il cognome e nome.
Comunque a quel tempo, non ci fu ancora la paròla "Samurai", ma la idea della insurrezióne armata che Masakado ha seminato in questa terra dell'est cresceva piano piano di nascosto. E un giorno, fruttificava una energìa enórme di Samurai.