martedì 15 novembre 2011

Intervallo (1) ~ Il tèma della storia di Genji



Questa volta, vorrei toccare un po' gli altri argomenti.
L'altro giorno, sono andata a vedere lo spettàcolo pirotècnico.  Era veramente dinàmico e bello, quindì ne ho messo 2 foto sopra.  Posso dire che noi giapponesi siamo un popolo che ama molto i fuochi artificiali.  In Giappone, si dice che è cominciato a lanciarli nel periòdo Edo  (metà del 18° secolo) per commemorare i defunti  della malattia epidèmica e per cacciare via gli spìriti maligni.  E d'ora in poi, questo avveniménto è diventato fino ad una fisionomia tìpica in estate giapponese.  Quindì, sopratutto questo anno, nelle diverse località del Giappone c'è stato questo spettàcolo per la commemorazióne dei vittimi del terremoto.
I fuochi artificiali sono sicuraménte molto dinamici e manifici, però nello stesso tempo sono molto fugaci, perche un momènto brillano e subito dopo spariscono.  Siccome nella base della cultura giapponese c'è stato quasi sempre il senso della "mutevolezza" influenzato dal buddismo,  questa fugacità corrisponde bene alla nostra mentalità.  Suppongo che questo sia uno dei motivi perché noi li amiamo.
E poi naturalménte, questo senso della mutevolezza ha dato tanta influenza alle opere letteràrie nostre.   La storia di Genji anche, si può dire che è uno dei capolavóri basati su questo senso.
Per quanto riguardo al tema di questa storia, si è detto  "Monono Aware" da molto tempo.  Semplicemente Mono significa "ogetto" e l'ultima sillaba "no" significa "di".   Poi  Aware vuol dire il sentiménto di una certa tristezza che comprende un po' di malinconìa e simpatìa.   Perciò totalmente significa una vaga tristezza di ESSERE.   Io avevo pensato così.   Ma due anni fa,  ho letto un'artìcolo molto interessante su questo tema, scritto da Sr. Saiichi Maruya (uno illustre letterato giapponese) citando la opinione di diversi letterati.   Allora, Vene presento alcune.

1) Susumu Ōno (filologo giapponese) ha detto cosi:
La lingua giapponese si è formata ricevendo l'influenza della lingua tamil (indiano) e "Mono" corrisponde a  "Man" in tamil che significa la règola fissa o la fatalità.   Cioè, per esempio una coppia, anche se si amano molto tra di loro, deve separarsi per forza alla fine o per la morte di uno, o per il raffreddaménto nell'amore.  Oppure dopo la primavera viene l'estate e tutti gli uomini s'invecchiano e muoiono.  Non è possibile cambiare questa legge della natura con la forza umana.   Questo è pròprio la règola fissa di questo mondo.    Quindì, Monono Aware vorebbe dire la tristezza causata da questa règola che deve accettare tuttta l'anima viva.

2) C.P. Snow (letterato inglese) ha detto cosi:
Dopo di aver letto questa storia di Genji (ovviamente tradotta in inglese), sono profondaménte emozionato, sopratutto della poesia Waka scambiata fra uomo e donna dopo che loro hanno passato una notte insieme (questo era l'abitudine della època).   Questo tipo di talento della poesia e di abilità della scrittura ha elevato il fàscino sessuale sia di donna che di uomo.   Questa Waka, piena di malinconìa, non ci ha nessuna oscenità e si può dire che è una espressione composta dalle parole che sono nate da una delle civiltà più elaborate e fugaci tra cui il mondo ha potuto sapere finora.

Poi, Sr. Maruya ci consiglia di leggere questa storia nel testo originale.    Siccome fu scritta 1000 anni fa, anche per noi giapponesi non è molto facile di leggerla in originale, però vale la pena, perche ha lo stile talmente fluente, elegante ed affascinante.